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Modal themeCiao a tutti, questo mese vorrei parlarvi dell’ utilizzo delle scale modali, argomento estremamente discusso e menzionato in molteplici contesti didattici, ma che spesso crea disorientamento a chi non ha ancora assimilato una sufficiente dose di concetti di teoria musicale. Riassumendo in breve (ma in realtà dovremmo spendere "fiumi di parole") si potrebbe definire una scala modale come una scala naturale fatta partire da un particolare grado. Es.
E’ evidente che ogni scala modale presenterà una propria caratteristica sonora che acquisterà però un senso in un contesto MODALE, ossia un contesto in cui l’ armonia rimane fondamentalmente statica e su cui si sviluppa un percorso melodico basato su differenti scale per l’ appunto modali. In sostanza non ha molto senso suonare su Cmaj7 e Dm7 e pensare alle corrispondenti scale ionica e dorica che peraltro contengono le medesime note ( in questo caso è più semplice pensare alla scala maggiore di C); ha invece senso suonare su Dm7 e sperimentare la scala minore dorica di D (corrispondente alla scala maggiore di C) e la scala minore frigia di D (corrispondente alla scala maggiore di Bb). Sono stato abbastanza chiaro ? Non spaventatevi, sono concetti che si assimilano assai meglio suonando gli esempi musicali. Modal theme è un esercizio che ho scritto per i miei allievi, che si sviluppa su un’ armonia di base di Dm (della quale parlerò nel dettaglio nella prossima parte) ed il cui tema è costruito su differenti scale modali come segue:
Provate ad imparare il tema e poi ad improvvisarci sopra utilizzando le scale appena descritte.
Modal theme part.II
Eccovi il seguito
dell’ articolo precedente “Modal theme parte 1a” apparso in questa
sede sul numero di novembre.
Procedimento:
Nelle prime 8 misure
gli accordi sono ricavati dalla scala minore dorica di D e sono (non
in ordine di esecuzione):
Nelle successive 8
misure gli accordi sono ricavati dalla scala minore frigia di D e
sono:
Nelle successive 8
misure gli accordi sono ricavati dalla scala minore melodica di D e
sono:
Nelle successive 8
misure gli accordi sono ricavati dalla scala minore armonica di D e
sono : Fate pratica con gli accordi suonandoli prima con le dita e poi con il plettro avendo cura di stoppare le corde non interessate. Cercate anche di memorizzare gli accordi con il loro nome ed allenatevi a trasportarli in altre tonalità.
(C) Luca Colombo 1998
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