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Arpeggi a parti late 

Ciao, eccomi di ritorno dalle fasi di realizzazione del mio primo disco solista (che potete acquistare al sito www.compingo.com) che mi ha tenuto impegnato per un consistente periodo di tempo .... non vogliatemene, io ne sono pienamente soddisfatto e spero lo sarete anche voi se avrete modo di ascoltarlo.

Questo mese parliamo di arpeggi a parti late, ovvero, di arpeggi disposti melodicamente con intervalli non consecutivi tra di loro. Per esempio se in un arpeggio di C maj a parti chiuse troviamo una disposizione degli intervalli come segue:

C maj >>>>> N.f. 3M 5P

diversamente in un arpeggio di C maj a parti late potremmo avere la disposizione dei seguenti intervalli:

C maj >>>>> N.f. 5P 3M

ottenendo quindi una sonorità leggermente diversa.

L’ esecuzione degli esercizi che seguono può avvenire sia col plettro che con le dita, ma per ottenere un’ esecuzione ottimale vi consiglio l’ utilizzo di una tecnica mista come indicato negli esempi.

Anche in questo caso, per avere dei riferimenti su questo tipo di esecuzione, vi consiglio l’ascolto della discografia pubblicata da Eric Johnson.

Esempi:

1. Armonizzazione della scala maggiore di Bb a parti late.
2. Ogni arpeggio dell’ esempio 1 è preceduto dalla sua dominante in primo rivolto creando così un moto cadenzale ed un maggiore peso armonico su ognuno di essi.
3. Esempio di frase utilizzando i principi sopra descritti
4. Esempio di utilizzazione polifonica sfruttando le note addizionabili ai vari accordi della scala.

E’ molto importante che, una volta assimilati gli esercizi proposti, cerchiate di adattare le posizioni utilizzate sui vari set di corde utilizzabili.

 

 

(C) Luca Colombo 1998